Ultima modifica: 15 Gennaio 2018
Intervista a Emiliano Malagoli
Fondatore del motociclismo paralimpico, pilota dell’Althea Racing, presidente della Onlus Di.Di. “Diversamente Disabili”
Cosa ti spinge a gareggiare con le moto?
È la passione che mi spinge, quando io sono sulla moto non mi sento disabile, sono come tutti gli altri. Se mi vedi sulla moto non ti accorgi che mi manca una gamba.
I tuoi genitori ti hanno aiutato a portare avanti questa passione?
All’inizio no, perché dopo l’incedente che ho fatto nel 2011 in cui ho perso un arto non erano d’accordo che io ricominciassi a correre in moto, ma poi vedendomi felice per quello che facevo con il tempo l’hanno accettato e mi hanno aiutato.
È stato difficile ricominciare dopo l’incidente, avevi dolore?
All’inizio non è semplice, ti devi adattare alla protesi, devi cambiare un po’ di cose anche alla moto, la devi modificare un po’ però dopo un po’ di allenamento impari a fare tutte le cose che facevi prima.
Cosa è importante nella vita?
L’importante nella vita, in tutte le cose, nella scuola, nel lavoro è non mollare mai rimboccarsi sempre le maniche e dare sempre noi stessi. Se diamo sempre il massimo di noi stessi possiamo raggiungere risultati incredibili e siamo soddisfatti della nostra vita.
